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20 febbraio 2015

Frittelle Alle Mele: il Video


Frittelle di Mele della Valle D’Aosta


Restando in tema con il Carnevale, oggi vogliamo proporvi una ricetta Valdostana:
 le Frittelle di Mele.
Solitamente la ricetta più conosciuta è quella Trentina, ma anche la Valle D’Aosta si distingue per la sua tradizionale cucina che pone sempre in primo piano la nostra mela.

Le frittelle di mele erano e sono ancora oggi i dolci di Carnevale.
La storia racconta che i bambini si vestivano in maschera e facevano il giro delle case per annunciare l’arrivo della festa, ed in cambio ricevevano uova e mele.
 Infine si riunivano e tutti insieme preparavano le frittelle per poi gustarle in compagnia.

Le frittelle di mele sono ottime come merenda ma anche come dolce alla fine di una cena, nella loro morbidezza interna e fragranza esterna ed infine si possono gustare sia calde che fredde.
Ci sono molte versioni differenti e quella che vogliamo proporvi noi, si può dire che sia una di quelle più tradizionali.

La ricetta
Partiamo con gli ingredienti.
600 g di farina
500 g patate
3 mele
250 ml di vino rosso o bianco
3 uova
120 g di burro
80 g di zucchero
zucchero a velo
cannella q.b
vanillina
sale q.b


La preparazione
Per prima cosa, prendere le patate e metterle a bollire in una pentola. 
Lasciarle bollire bene perchè poi verranno schiacciate e amalgamate con tutto il composto. 
Successivamente, dopo aver preso una capiente terrina, spaccare le uova e aggiungere il burro precedentemente sciolto. 
Aggiungere poi un pizzico di vanillina e di sale.
Mescolare bene il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
In seguito, dopo che le patate avranno raggiunto la giusta morbidezza per essere schiacciate, aggiungerle al composto.
Amalgamare per bene ed aggiungere la farina.
Potrete aggiungere, se necessario,un po' di acqua.
Dopo che avrete ottenuto in composto molto solido e morbido, lasciatelo riposare avvolto in un canovaccio per circa 30 minuti.

Nel frattempo, prendere le mele, sbucciarle per bene e tagliarle a fettine.
Successivamente andranno adagiate su una padella bassa e ricoperte di zucchero e cannella.
Infine rovesciare il vino rosso ( o bianco), e lasciare riposare per circa 20 minuti.
Dopo la pausa, metterle sul fuoco e iniziare a cuocerle in modo tale che le mele diventino una semi-poltiglia. 

Tornando al nostro impasto, stenderlo per bene con l'aiuto di un mattarello e creare dei piccoli dischi, di circa 5/6 cm di diametro.
Con un piccolo cucchiaio, prendere il composto di mele e depositarlo poco a poco al centro di ogni dischetto.
Chiudere con forza gli estremi per evitare che esca la crema di mele.

Posizionare una bella pentola capiente colma d'olio ( di semi è meglio), aspettare che sia abbastanza caldo e iniziare la frittura.
Terminate tutte le nostre frittelle, spolverizzare con zucchero a velo e servirle, meglio se ancora calde. 

Il piatto è pronto.
Fidatevi, saranno gustosissime. :)

19 febbraio 2015

Un Ponte sullo Stretto: la Pignolata!



Le origini

La Pignolata, dolce tipico del Carnevale calabrese e siciliano, vide la luce tra una sponda e l’altra dello Stretto di Messina: molto diffuso nella provincia di Reggio Calabria e Messina, è una golosissima “pigna” (da cui il nome!) di palline di pasta fritte e ricoperte da un dolcissimo strato di miele.

Le origini della ricetta vengono fatte risalire alla dominazione spagnola, ma la versione “classica al miele” è ancora precedente: questa primordiale versione, dagli ingredienti più “poveri”, è quella un tempo più diffusa tra la popolazione locale, mentre in tutt’altri palazzi, i pasticceri dei nobili spagnoli, per rendere ancor più ricco il piatto, iniziarono a ricoprire le palline con glassa al limone e al cioccolato, creando un irresistibile binomio di colori e gusti! Ma questa è tutta un’altra ricetta…

Torniamo alla nostra Pignolata...

Ingredienti
-          500 g di farina
-          5 uova
-          50 g di burro
-          un bicchierino di grappa
-          120 g di zucchero
-          miele q.b.
-          confettini di zucchero colorati
-          olio per frittura

Preparazione
Unisci alla farina lo zucchero, le uova, il burro (fuso o comunque morbido) e la grappa; impasta fino a ottenere un panetto abbastanza morbido. Crea poi delle striscioline del diametro di circa 1 cm e dividile per ottenere delle piccole palline di pasta, che metteremo da parte cospargendole con un po’ di farina per non farle attaccare. Siamo pronti per friggere! In una pentola piuttosto alta mettiamo abbondante olio per frittura e scaldiamo. Non appena raggiunta la temperatura ottimale tuffiamo le palline nell’olio e in pochi minuti saranno belle dorate! Scoliamo utilizzando un mestolo forato. Come ultimo passaggio mettiamo il miele in una pentola e uniamo tutte le palline fritte: impiattiamo il tutto creando la nostra “pigna” e come ultimo vezzo cospargiamo con una pioggia di confettini di zucchero colorati!

Affrettatevi, non dureranno a lungo! 

17 febbraio 2015

La Linzer Torte....Neanche Mozart sapeva resisterle


Un po' di storia
Cosa esclamò Mozart quando macchiò di marmellata al ribes, la prima partitura della sinfonia dedicata a Linz? 

Semplice! Non lo sappiamo, nessuna testimonianza ha superato le Alpi, ma ci piace immaginarlo con la bocca piena, in un lamento, forse piagnucoloso, mentre lamelle di mandorle e marmellata cadono sulla prima partitura della Sinfonia n 36. Siamo però certi di una cosa: la moglie dopo avergli offerto un bicchiere d’acqua gli disse “Wolfgang, amore caro, non ti sembra poco educato morire soffocati da una Linzer Torte? E arrecare tanto disturbo al Conte Joseph Anton Thun che ci ha gentilmente ospitati?”. 
L’esibizione del genio austriaco a Linz, il 4 novembre 1783 fu un’ovazione, peccato per le partiture appiccicose che rimanevano incollate ai musicisti.
Non sono state, le virtù artistiche di Mozart a dare fama e successo alla Linzer Torte e neanche i notturni di Chopin, quest’ultimo quando veniva a suonare in Austria, la prima cosa che cercava non era il pianoforte bensì le pasticcerie con il prelibato dolce che gli faceva compagnia nelle composizioni sotto i cieli stellati.
Il vero successo di questa torta è di Johann Konrad Vogel che sposò la vedova di un pasticcere e contribuì fortemente ad una produzione in massa della torta nel 1823.
In realtà la ricetta della Linzer Torte è molto antica, risale infatti al 1696 ma Waltraud FaiBner, autore del libro “Come fare le Linzer Torte” trovò nel 2005 nell'archivio dell’Abbazia benedettina di Admont, una ricetta veronese risalente al 1653. 
Sembra quindi che la Linzer Torte sia nata in Veneto ma trovò adozione nella città bagnata dal Danubio.
Piccola curiosità: la pasticceria Jindrak di Linz entrò nel guinness dei primati per aver sfornato l’11 settembre 1999 la Linzer torte più grande del mondo: quattro metri diametro e 650 kg di peso!


La ricetta

Ingredienti:
  • gelatina di ribes rossi o marmellata di mirtilli rossi

1 tuorlo d’uovo
330 g di farina di frumento
250 g di burro
250 g di zucchero
250 g di mandorle sgusciate
2 uova
2 cucchiaini rasi di lievito per dolci in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di chiodi di garofano in polvere
scorza di limone


La preparazione:

Setacciate la farina mescolata col lievito su una spianatoia; versate nel mezzo le uova intere, il burro, lo zucchero, la cannella, la scorza di limone ed il sale. 

Impastate tutti gli ingredienti e poi aggiungete le nocciole tritate e continuate a lavorare il composto finché otterrete un impasto morbido.
Imburrate ed infarinate uno stampo per torte; quindi stendete 2/3 dell’ impasto e spalmatelo con la marmellata di mirtilli o di ribes. Con il resto della pasta riempite il sacco da pasticcere e formate il bordo e la grata della torta.
Spennellate con il tuorlo d’ uovo e cuocete nel forno preriscaldato a 180° per 40 minuti circa; prima di servire spolverizzate il dolce con lo zucchero a velo.

Buon appetito!



La Zuppa Inglese Classica


Un po’ di storia…
Le origini di questo dolce prelibato sono incerte e, ancor oggi, molte città in Italia ne rivendicano l’invenzione e la ricetta.
Una delle tesi più accreditate afferma che la preparazione della Zuppa Inglese sarebbe nata nel XVI sec. alla corte Estense, come sapiente rielaborazione delle Trifle, dolce anglosassone a pasta di pane morbida guarnito con un tipico vino dolce, pezzetti di frutta fresca e secca e ricoperta da morbida crema pasticcera o al latte.
La tradizione narra che la ricetta sia stata portata a Ferrara da un diplomatico che operava presso la casa reale inglese nel periodo elisabettiano. Inizialmente i cuochi estensi, non avendo a disposizione gli ingredienti descritti dal diplomatico, rielaborarono la ricetta con ciò che avevano a disposizione. Il risultato finale fu un nuovo dolce che venne chiamato zuppa inglese in virtù della sua connessione con il dolce d’oltremanica.
La ricetta negli anni subì qualche modifica fino a diventare la specialità che conosciamo tutti oggi: morbidi strati di pan di spagna (o morbidi savoiardi) inzuppato di alchermes alternati da strati di crema pasticcera e crema al cacao il tutto ricoperto da un abbondante strato di cacao amaro!


La Ricetta

Gli Ingredienti 
Pan di Spagna
100gr di Farina
100gr di zucchero
3 uova
La Preparazione
Sbattete le uova e mettetele con lo zucchero in un pentolino. Amalgamate con una frusta fino a portarle alla temperatura di 45° circa.
Arrivate a temperatura, trasferite in una ciotola capiente e montatele per bene. Questa è la fase più importante per ottenere un buon Pan di Spagna. In 6/7 minuti dovreste ottenere un composto molto chiaro e spumoso. (consiglio! Un modo per capire se la montatura è arrivata al punto giusto è quello di odorare il composto e non sentire più il profumo dello zucchero)

A questo punto, aggiungete poco alla volta la farina setacciata e incorporatela con delicatezza con una palettina , facendo attenzione ad amalgamare dal basso verso l’alto per non farlo smontare.

Imburrate e infarinate una tortiera di 18/20 cm di diametro e versateci delicatamente il composto. Per farlo crescere in modo uniforme, passate la palettina di silicone a formare un cerchio concentrico tra il centro e il bordo della tortiera in modo da livellare per bene il composto.

Infornate in forno preriscaldato (non ventilato) a 190° per 20 minuti. La ricetta originale del Pan di Spagna non prevede lievito. Non aprite mai il forno durante la cottura per evitare che il dolce di sgonfi.
Sfornate e lasciate raffreddare prima di tagliarlo e utilizzarlo nelle vostre preparazioni.


Gli Ingredienti 

Crema Pasticcera

400 g. di latte intero
100 g. di panna fresca da montare
150 g. di tuorli d’uovo (circa 8 tuorli)
150 g. di zucchero semolato
40 g. di amido di mais
1 bacca di vaniglia
La Preparazione
Montate i tuorli d’uovo con lo zucchero e i semi della bacca di vaniglia sino a renderli ben spumosi, quindi aggiungete l’amido di mais, mescolando bene.
In una casseruola mettete a scaldare il latte e la panna. Quando arriverà quasi a ebollizione, togliete dal fuoco e aggiungete la montata di uova senza mescolare.

Rimettete la casseruola sul fuoco e attendete che il latte riprenda il bollore. Quando il latte, bollendo, tenderà a ricoprire la montata di uova che ci galleggiava sopra, rimontare velocemente con una frusta per 15/20 secondi o comunque sino a che la crema non diventerà, come per magia, ben densa e morbida.


Gli Ingredienti 

Zuppa Inglese
1 Pan di Spagna da 18 cm
Crema Pasticcera
Alchermes
Cacao amaro in polvere (facoltativo)
Gocce di cioccolato (facoltativo)

Una volta preparati il Pan di Spagna e la Crema Pasticcera il gioco è fatto! ;-)

Tagliate il Pan di Spagna a fettine di 2/3 cm di altezza. Allungate circa una decina di cucchiai di Alchermes con altrettanti di acqua in una ciotolina e in un’altra fate lo stesso con il Rum.
Prendete una ciotola di vetro (gli strati colorati di Zuppa Inglese si devono vedere!) e formate il primo strato di Pan di Spagna.
Con l’aiuto di un cucchiaio, bagnatelo generosamente con l’Alchermes e ricopritelo con uno strato di crema pasticcera. Aiutatevi con un sac a poche per distribuire in maniera uniforme la crema su tutto lo strato di Pan di Spagna. Proseguite alternando strati di Pan di Spagna  bagnati di Alchermes e Crema Pasticcera.
Per le dosi che abbiamo indicato e in una ciotola di circa 18 cm di diametro e 10 di profondità dovrebbero venire circa 3 strati di Pan di Spagna.
Terminate l’ultimo strato coprendo con la crema pasticcera. Ricoprite con pellicola alimentare facendola aderire alla crema, onde evitare la formazione della pellicina dura sulla crema e fate riposare in frigo per almeno un paio d’ore. Servite spolverando la superficie a vostro piacere: con cacao amaro, piuttosto che gocce di cioccolato.

Bon Appetit! :-)


 


16 febbraio 2015

Gli ingredienti dello strudel




L'Arte dello Strudel

Un po' di storia

Gustoso, fragrante e assolutamente sano.
Lo strudel, diversamente da quello che comunemente si pensa rispetto alle sue origini tirolesi, proviene da un luogo ben più lontano: la Turchia.
Nacque dall'incontro di due tradizioni, due culture molto diverse, quella Turca e quella Ungherese.
La storia narra che il passaggio avvenne nel 1526, quando il sultano Sulayman sconfisse gli ungheresi e, arrivando ad annettere gran parte dell’Ungheria, giunse sino a Vienna.
Nei quasi duecento anni di dominazione turca, l’Ungheria assorbì, oltre alla religione, una grande quantità di ricette e tradizioni culinarie.  
I turchi vantavano nelle loro origini culinarie un dolce molto speziato, gustoso e appetitoso, la Baclava, ripiena di frutta secca, pane e spezie.
La ricetta tipica è ancora oggi tramandata in Turchia eppure esistono mille variazioni; infatti è molto popolare in varie cucine asiatiche e balcaniche, oltre ad esistere diverse versioni, tra cui quella albanese, armena, bosniaca, persiana e serba.
Tornando al nostro Strudel, trae le sue origini proprio da questa antica tradizione.
Tuttavia, il dolce turco viene leggermente modificato e alla preparazione si aggiunse uno degli ingredienti oggi determinante: le mele.

Come area di diffusione troviamo sia Vienna che le Valli Trentine e proprio quest’ultime, essendo tra le principali produttrici della mela, hanno dunque modificato e fatto loro un dolce che si è diffuso a tal modo da identificarsi come dolce tipico della tradizione.

La Ricetta
Gli ingredienti
Per la Sfoglia:
250 g di Farina 00
1 uovo
Sale q.b
Mezzo bicchiere di olio di Semi
Un Bicchiere di Acqua calda

Per il Ripieno:
1,3 kg di Mele Gialle ( Renette, Golden, Pink Lady)
60 g di Pinoli
60 g di Uvetta, Uva Sultanina
Mezzo bicchiere di Rum ( facoltativo, ma più gustoso se c'è)
160 g Zucchero semolato ( io uso anche lo zucchero di canna)
90 g di Pangrattato
50 g di Burro
1 limone spremuto
2 cucchiaini di Cannella

La Preparazione
La prima cosa da fare è proprio la realizzazione della sfoglia
Infatti, su una spianatoia o su un'asse di legno abbastanza grande, versare la farina a fontana e dopo aver praticato un buco al centro del "vulcano", aggiungere il sale e successivamente romperci dentro l'uovo. Iniziare a lavorare l'impasto e versare piano piano, l'olio di semi a filo. 
Lavorare l'impasto con le mani e con la forchetta ed incorporare l'acqua tiepida, non tutta, ma in base alla morbidezza dell'impasto. 
Dovrà risultare asciutto e compatto. 
Disporre poi all'interno di un contenitore, meglio se di vetro e coprire con un canovaccio. 
Lasciare riposare per mezz'ora abbondante in un luogo asciutto e abbastanza caldo.
Prepariamo il ripieno.
Partiamo con le mele.
Dopo averle sbucciate con precisione e dopo aver estratto il torsolo, affettarle e bagnarle con limone e acqua, depositandole in una terrina capiente in modo tale che non anneriscano.
Prendere l'uvetta e metterla a bagno nel Rum in modo tale che si ammorbidisca.
Mettere il burro in un pentolino, fatelo sciogliere e aggiungere il pangrattato per farlo tostare.
Scolare le mele dall'acqua e limone e aggiungere l'uvetta, scolata dal rum ed infine aggiungere i pinoli
Adesso, passata la mezz'ora del "riposo" della sfoglia, prenderla e stenderla su un piano ben liscio, precedentemente infarinato. 
Se non riuscite a stenderla, aiutatevi con l'aggiunta dell'olio di semi.
Dopo averla stesa, dovrete versare l'impasto.
Si parte con il pangrattato tostato nel burro per poi passare al ripieno di mele-uvetta-pinoli.
Prima di chiudere la sfoglia, spolverizzare la cannella per aggiungere un tocco aromatico. 
Chiuso l'impasto, posizionare il dolce su una teglia imburrata o ricoperta da carta da forno ( preferibile), e cuocere in forno già caldo, a 180° per circa 45 minuti circa.
Per finire, tolto dal forno, un tocco di zucchero da velo e un buon vino.
Buon Appetito :)